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Castità è libertà, altro che tabù

Ruvido

Quando fresco fresco di conversione mi dissero che la Chiesa era contro i rapporti prematrimoniali rimasi scettico. Come molti, pensai che avessero veramente bisogno di qualche aggiornamento. Correva l'anno 2001.

A quel tempo ero fidanzato con una ragazza ed erano diversi mesi che mi frullava un’idea in testa. Avevo intuito che la relazione tra un uomo ed una donna si concretizzasse attraverso molteplici modalità di comunicazione; immaginatevi come due laghi uniti da una serie di canali dove l’acqua passa da un bacino all’altro: c’è il canale del parlare, del condividere, del litigare … e c’è il canale del sesso. Avevo intuito che quest’ultimo fosse quello a portata di gran lunga maggiore. E cosa succede quando un ramo di comunicazione è molto più grande degli altri? Tutta l’acqua passa di la e i canali più piccoli rimangono quasi all’asciutto.

Che vuol dire in pratica?

Che in tante occasioni il sesso prendeva il posto di altre modalità possibili, come il parlare per rappacificarsi dopo un litigio, stare teneramente insieme, progettare insieme. Seguendo l’intuizione, provai a restringere il canale del sesso per fare in modo che l’acqua arrivasse dappertutto. Ma il risultato fu un mezzo fallimento. E il perché lo scoprii solo dopo.

Fare l’amore con una persona è appartenenza.

Il sesso coinvolge tutto il nostro essere, il nostro corpo e i nostri sentimenti. È un’esperienza totale. È dono totale di se ma anche un ricevere l’altro in maniera totale. Pensateci bene se non sia così! Il sesso introduce un legame fortissimo tra due persone. Questo legame è bello. Ma allo stesso tempo è un vincolo di appartenenza tra i due. Che dolore e che sofferenza quando due fidanzati si lasciano. A me lasciava un forte senso di tradimento, di tradire l’altro che si era donato tutto a me. E questo lo dico da un punto di vista puramente umano, non vi sto certo parlando della Genesi “… i due si uniranno e saranno una carne sola …”. Il mio tentativo fu fallimentare perché fu vissuto dall’altro come rifiuto, come un venir meno al dono di me stesso.

La castità

L’annuncio che mi venne dato ad Assisi e ai 10 comandamenti proclamava invece una grande libertà. Due ragazzi, quando scelgono di coinvolgersi in un fidanzamento, incominciano un cammino di prova e discernimento per scegliersi per sempre.

Nel fidanzamento si da tutto troppo per scontato.

La coppia è solo in prova. Di conseguenza si devono poter sentire liberi fino in fondo di tirarsi indietro fino al giorno stesso del matrimonio. La castità è uno degli strumenti fondamentali per vivere questa libertà in pienezza. È una sofferenza? ma certo che può esserlo a volte, e allora?

La castità richiede coraggio.

La castità è anticonformismo.

E dove c’è coraggio, c’è avventura, passione. Non certo chi decide di avere rapporti è trasgressivo! È la via facile. La castità invece vi farà vivere una vita spericolata, viva. Provate, e vedrete come tutti gli altri canali della vostra relazione si amplificheranno, come l’acqua dell’amore pulirà e renderà operativi i vostri canali. Vedrete con quale libertà starete di fronte all’altro, senza legami sotterranei e non detti.

Infine, vi lascio meditare su una cosa. L’atto sessuale è atto creativo, oltre che di unione per la coppia. Ogni volta che farai l’amore com la tua ragazza potrebbe nascere un figlio. E non mi parlate di rapporti protetti … li conosco anche io. La verità è che tutti ci possiamo sbagliare e i preservativi si rompono. Questa è esperienza personale. Magari pensate che sia raro, che esiste una probabilità su cento o su mille che possa succedere. Pensa a questo. Attraverseresti la strada se ti dicessero che su cento volte che passi, una volta ti ficcano sotto e t’ammazzano?

So che tanta gente ritiene che il rapporto sessuale non sia un palliativo; oppure afferma che è importante avere rapporti prima del matrimonio, appunto per essere sicuri che sia la persona giusta. Sulla mia esperienza dico che non è così.

… e tu, ne sei ancora convinto?