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Il contrario dell'amore è la paura

Alescanca

Tutti conosciamo la paura. A volte nella mia vita ha avuto il sopravvento. Mille volte ho avuto paura di amare qualcuno o qualcosa, ad esempio un progetto o un desiderio. Altre mille volte ho avuto paura di essere amata. E ancora: ho avuto paura di scegliere, di decidere, di fare un salto nel buio, paura di fidarmi, paura di essere delusa, paura di fallire, di non essere all’altezza. Ecco i primi quattro esempi che mi vengono in mente:

Insomma la paura non ci è mai mancata. Nella mia vita è sicuramente più presente della fede …

Prospettive da Dio

Ma Dio ha una prospettiva diversa sulla nostra vita. Infatti è proprio la paura a bloccare la nostra relazione con Lui, a bloccare i nostri slanci verso il Bene Vero. Don Fabio ci diceva:

Il contrario dell’amore non è l’odio
il contrario della gioia non è la tristezza
il contrario del perdono non è il rancore
il contrario della fede non è l’ateismo
Il contrario di tutte queste cose è la paura!

È per paura che non amiamo! Hai paura di amare questo ragazzo fino in fondo perché sei stata ferita da quello precedente o perché in fondo in fondo al tuo cuore non ci credi che sei degna di essere amata da qualcuno e stai sempre li a mettere alla prova e in discussione questa relazione.

È per paura che non siamo felici! La felicità è una scelta! Conosco persone che non hanno molto, sicuramente meno di quanto ho io, e sono felici. Persone che hanno avuto una perdita grande e sono felici. La felicità non è quando va tutto bene. Se fosse così nei paesi del nord europa dove la gente è benestante non avrebbero il primato di suicidi al mondo. La felicità non è non-soffrire per aver perso una persona cara. Altrimenti non vedremmo Enrico, il marito di Chiara Corbella, con quegli occhi felici nonostante il dolore. Noi abbiamo paura di essere felici! Abbiamo paura di puntare davvero in alto. Noi abbiamo paura di scommettere su quella parola che Dio ha messo nel nostro cuore! Ce la facciamo sotto a seguirlo. Dio è troppo fuori schema e io non lo capisco!

Non importa a cosa sei chiamato. Quello che importa è se sei in ascolto e ti metti in cammino. Può darsi che sei chiamato a pulire il pavimento in chiesa o a parlare davanti a mille persone in piazza, non importa. Non aver paura! Vai!

È la paura che ci frega!

Scrivo queste cose perché, ancora una volta, questo è stato un periodo di grande paura per me. Il Signore chiama a dare tutto. È un Dio geloso (me l’avevano sempre detto ma non immaginavo fosse di stampo siciliano 😃 Ho paura proprio perché conosco un minimo il Signore e so che non usa strade classiche per compiere la Sua volontà, Lui è creativo … ah se lo è!

La paura la potremmo anche chiamare tentazione perché è quella che ci tenta e mette in discussione che Dio ha solo cose grandi per noi, pensieri di felicità e di bellezza che raggiungono il cielo. Ehi! Noi siamo chiamati a cose grandi!!! Lo sapevi? Stai a farti due conti in tasca, non ti lanci ad amare sul serio sta ragazza e vivi una relazione noncifacciamomale, di reciproca difesa. Guarda che il wwf è solo per gli animali! E green peace è per le balene! Tu di che associazione fai parte? Puntate a cose grandi se no è “un’amicizia” o una relazione mediocre. Puntate al massimo! Date spazio ai desideri più grandi che avete! Esagerate! Ditevi le cose più grandi possibili … inutile parlare di calcio ormai, tanto il mondiale se lo semo giocato.

La paura è la tentazione di pensare cose del tipo: “Dio però a me non me la doveva fare sta cosa eh, proprio così buono non è! Il Signore se mi voleva così bene come dite voi non mi doveva far perdere il lavoro. Se il Signore mi voleva bene un uomo me lo faceva trovare, a Lui che gli costa, no?” ecc, ecc. La fede invece dice che Dio ha strade creative e divertenti che noi non capiamo ma col tempo capiremo. Se sei nato in un paesino sperduto anziché a Roma non è per caso, benedici e non maledire! Se non hai l’uomo passa da Assisi al corso fidanzati che padre Giovanni ti da due consigli pratici e comunque vale sempre il detto di frate Massimo “Chiedi la fede che il Signore ti da pure la Federica!”.

La fede è lasciarsi amare, ne più ne meno. Don Fabio concludeva l’omelia dicendo che la fede è come prendere il sole, abbronzarsi, godere dell’Amore di Dio senza nessuno sforzo. Ci credi tu?

Io ho paura, però se guardo la mia storia e alla misericordia e alla provvidenza che il Signore ha usato con me ogni volta che ho avuto il coraggio di scommettere sulla Sua parola, non posso che fidarmi ancora. Alla fine da padre Giovanni sono riuscita ad andarci, Francesco sono riuscita a frequentarlo e al trasloco in Francia siamo sopravvissuti. Come ho fatto? Io e Francesco seguiamo sempre questa regola insegnataci da sant’Ignazio di Loyola che dice: “Fate tutto come se dipendesse da voi senza dimenticare che tutto dipende da Dio”. Nella pratica ha voluto dire che, per avere i soldi per andare ad Assisi, ho lavato le scale nei palazzi davanti casa per conto di alcune vecchiette, ho sempre cercato di fare qualche lavoretto qua e là, ed infine, la provvidenza mi ha sempre stupito con un’amica che mi regalava venti euro, un extra dell’ultimo minuto e altro. Alla fine queste difficoltà che sembravano insormontabili si sono rivelate possibili nel momento in cui ci ho creduto e ho fatto il primo passo.

Oggi dico che ho avuto soltanto una sola paura, la paura di amare e ancor prima di lasciarmi amare. Che sciocca che sono stata! Per darle ascolto mi sono persa un sacco di occasioni, le sette tonnellate di gioia di Francesco e Chiara che ti cascano in testa ogni volta che entri in Porziuncola. Bastava credere davvero che Dio è mio Padre e fidarmi. Da oggi ascolterò le parole di don Fabio, vado a prendere il sole!

Pregate per noi!


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PS. San Francesco diceva il contrario dell’amore è il possesso … ed il possesso è quella necessità di controllo che bramiamo a tutti i costi perché fondamentalmente abbiamo paura delle difficoltà e delle prove che ci mette di fronte la vita. Questo solo per dire che paura e possesso sono correlate, mantenendo stessa radice e significato.