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Siamo pronti per sposarci?

Alescanca

Da quando abbiamo iniziato 5pani2pesci riceviamo tante mail e incontriamo tante coppie che si trovano davanti a questa domanda: “Sono cinque anni che stiamo insieme, ma non so se siamo pronti”, oppure “Come si fa a decidere di lanciarsi e fare il grande passo?” e ancora “Noi a volte parliamo di matrimonio ma sono confusa, a volte stiamo così bene insieme ma litighiamo tanto”.

Nella mia esperienza ho riscontrato che ci sono tre tipi di coppie:

In tutti e tre i tipi di coppie noi donne stiamo sempre avanti! Il primo caso di solito è quello più comune. Gli uomini fanno difficoltà a legarsi, hanno paura che la donna che gli sta accanto faccia un attentato alla sua libertà. Nel secondo caso il 90% di queste coppie si lasciano appena iniziano a concretizzare qualcosa come la data e il ristorante (conosciamo rarissime eccezioni!). Il terzo caso è quello in cui si è davvero in cammino, la relazione è matura e … si vive sicuramente in castità.

Perché vi volete sposare?

Questa sembra una delle domande più banali a cui rispondere ma vi assicuro che è una delle domande più imbarazzanti per molte coppie. È una delle mie domande preferite! Io la sparo sempre, soprattutto a quelle coppie che sono sull’onda di un qualche entusiasmo post assisiano. Le risposte sono troppo divertenti:

– “…uhhhh… dai rispondi tu” dice lei a lui

– “Perché lui mi ama”

– “Beh fra noi è chiaro che ci vogliamo bene e lei sa bene che la cosa importate è che non tocchi questo tasto”

… direi una duplice intesa, io non faccio male a te e tu non ne fai a me, basta non farsi male.

L’Amore è una cosa grande, se non tocca l’infinito è un volemose bene! La verità è che un giorno scoprirai che lui oltre al fatto di non dover urtare la tua sensibilità, non è abbastanza presente con i bambini, che per lui esiste solo il lavoro e così via.

La risposta di una coppia matura?

– “Perché IO lo amo e voglio compromettermi con lui con l’aiuto di Dio”

Tradotto vuol dire che è cosciente di cosa significa Amare, di quanto questo sia difficile e che il suo ragazzo non è un santo tanto quanto non lo è neanche lei. Il suo proposito è di imparare da Dio. L’Amore vero è quell’infinito che si incarna e riesce a dare la vita per te. Questo è l’Amore! Se non impari da Gesù Cristo ad amare amerai sempre poco.

La nostra esperienza

Io e Francesco non siamo proprio un esempio. Se non era per padre Giovanni forse non ci saremmo mai arrivati al matrimonio. Noi litighiamo molto, non sappiamo comunicare, la pensiamo sempre in maniera diversa. Un giorno, dopo un anno di fidanzamento a distanza, padre Giovanni mi disse che per lui il cammino era stato fatto, che tutti i pasticci della nostra relazione erano stati individuati e che entrambi ci stavamo seriamente lavorando. Insomma che eravamo pronti per sposarci e lui non aveva più niente da dirci. Un folle! Avevo solo 18 anni e mi ero appena trasferita a Roma, neanche avevo fatto in tempo a iscrivermi ufficialmente all’università. Ero senza parole. In quel momento ho pensato che era davvero un pazzo confermando la mia impressione iniziale su di lui.

Di solito io e Francesco facevamo il colloquio con padre Giovanni sempre insieme, ma quella volta ero sola. Chiamai Francesco e gli raccontai tutto alquanto stupefatta. La sua reazione fu terribile. Si arrabbiò. Finché insultava padre Giovanni io non dicevo niente (ero d’accordo con lui!) ma poi iniziò a prendersela con me e lì gli dissi: “Senti ma che t’arrabbi?! Io sono d’accordissimo con te. E chi si vuole sposare! Ma tu con me che ci vuoi fare?”. Ad un certo punto ogni coppia si deve porre questa domanda, perché se non si ha chiara la meta ogni difficoltà è vana e non vale la pena affrontarla.

A volte si sta insieme solo per passare il tempo, per divertirsi. Nel nostro caso un fidanzamento a distanza non era proprio il massimo! Se stavamo insieme per divertirci avevamo sicuramente scelto male. Arrabbattarsi in ogni modo per trovare quei benedetti 45 euro al mese per andare a Roma o ad Assisi per vedere Francesco non era per niente divertente, anzi era davvero faticoso. Se avevo voglia di divertirmi era meglio un ragazzo delle mie parti. Io però ero concentrata sulla mia vocazione, sul fare centro nell’amore e nella vita. Allo stesso modo padre Giovanni mi sorprendeva con questa sua idea.

Ma una volta posta la domanda non potevamo non essere seri nel darci cuore a cuore una risposta. Non è stato semplice. C’è voluto qualche mese. Ma poi… ve lo racconto un’altra volta…

Concretizziamo

Allora che dobbiamo fare per rispondere a questa domanda da un milione di dollari?

  1. Porsi la domanda: “Ma tu con me che ci vuoi fare? Dove vuoi andare? Che progetti hai?”

  2. Mettersi in cammino: fare il corso fidanzati ad Assisi!!!

  3. Farsi seguire assssolutamente da un padre spirituale che è competente nelle relazioni di coppia/fidanzamento (e non uno qualsiasi). Se non sapete dove sbattere la testa chiedete ai frati di Assisi. Non vi giustificate dicendo che sono lontani perché abiti in Sicilia! Anche io abitavo in Basilicata e Francesco prendeva le ferie, viaggiando tutta la notte da Zurigo (Svizzera).

  4. Individuare i nuclei di morte della vostra coppia: il vostro rapporto è paritario? Vivete la castità? Siete gratuiti o vuoi sempre in cambio qualcosa? Avete tagliato il cordone ombelicale? (… andate al corso fidanzati per saperne di più)

Buon cammino!


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