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La castità per scegliersi veramente

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Voglio provare a descrivere la mia esperienza di fidanzamento casto, e mi piacerebbe che anche altri lo facessero, perché in questo periodo si parla molto di famiglia sotto attacco, di matrimoni che si sfasciano in tempi record, di giovani che non credono più nel “per sempre”, ma qualcuno pensa al fidanzamento? Qualcuno pensa ad accompagnare i giovani in questa tappa così importante? E a vivere questo tempo ponendosi come principale meta la conoscenza del partner per poter maturare insieme la scelta di creare una famiglia?

Il fidanzamento è tempo fondamentale ed insostituibile per la conoscenza dell’altro/a ed è da qui che bisogna cominciare a poggiare “la casa sulla roccia”, non dal matrimonio, dove già quantomeno le fondamenta devono essere più o meno salde. (Sono sposato da circa tre mesi, e parlare di vita familiare ancora mi viene difficile, per ora posso solo dire: buttatevi con coraggio in questa splendida Vocazione!).

Premetto che anche io come molti non sono arrivato al matrimonio in maniera del tutto pura (e adesso lo avrei desiderato), forse perché nessuno mi parlava della castità o quei pochi che lo facevano ne parlavano come se fosse “la castrazione del rapporto”, quindi ammazza che voglia che mi veniva. Finché nel bel mezzo del cammino della mia vita conosco mia moglie e con lei, dopo un po’, decidiamo di vivere in castità il fidanzamento.

Ammetto che parlare di castità è davvero difficile in quanto un conto è viverla e un altro è testimoniarla. Però, sento il dovere di restituire questo Dono, di raccontare quanta Bellezza ci ha donato nella nostra coppia. Non voglio citare frasi del Catechismo della Chiesa Cattolica, o grandi nozioni teologiche, ma parlare nella maniera più terra terra possibile.

Da dove è nata questa folle scelta?

La mia fidanzata, qualche tempo dopo l’inizio della nostra relazione, mi aveva espresso il desiderio di provare a vivere il rapporto in castità, nonostante anche per lei fosse una sfida, un qualcosa di completamente nuovo. Questa proposta era per me un pensiero fastidioso che circolava nel mio stomaco (cercavo di digerirlo e via per sempre) che poco dopo giunse al cervello (tentavo di capirne qualcosa in più, ma trovavo mille scuse e poi pensavo di non avere il coraggio di dirlo a lei) e infine arrivò al cuore, luogo che il Signore preferisce per parlarci. Fu a questo punto che mi resi conto che Lui mi stava chiedendo qualcosa in più: “Vuoi seguirmi? Dimostramelo”. Sentii cosi il bisogno impellente di donarmi con tutto il mio cuore, con tutta l’anima mia e con tutta la mia mente al Signore.

Fu cosi che una bella sera d’estate mentre eravamo in macchina (tutte le grandi idee a me e mia moglie nascono mentre guidiamo) ebbi il coraggio di rispondere a quella provocazione lanciatami mesi prima dalla mia fidanzata, proponendole di vivere il nostro rapporto in castità, cosa che lei accettò immediatamente. Il primo passo lo avevamo fatto e mo come facevamo a viverla?

Innanzitutto capimmo che, per quanto si trattasse di un desiderio bello e nobile, da soli non ce l’avremmo potuta fare e quindi iniziammo a chiedere aiuto a Lui, scoprendo che la castità è anche una forma di preghiera che permette alla coppia di interagire mediante il corpo con il Signore. Allo stesso tempo il vivere in castità mi consentiva di conoscere sempre più la mia fidanzata, scoprendo la sua sacralità, la sua immagine e somiglianza al Creatore. L’altro, infatti, è un mistero che Qualcun’altro ha posto al mio fianco e tramite la castità posso davvero scoprirne la sua Bellezza, il suo essere creatura. Intendo dire che la purezza conduce la coppia ad un piano più alto sia di conoscenza dell’altro che di se stessi.

Tutti noi siamo costituiti da un corpo e da un’anima, il primo limitato nella sua struttura ossea e muscolare; la seconda infinita da dove nascono desideri, preoccupazioni, gioie, emozioni, etc… allora dobbiamo chiederci: desidero conoscere quella parte infinita dell’altro/a? Se lo si desidera, la castità è strumento per giungere a tale conoscenza ed assaporare l’Amore: è questa la sacralità della castità. E’ logico che la castità non è il pass che mi garantisce il successo nella coppia, ma è anche vero che mi assicura uno sguardo diverso sulla relazione, e vi do la certezza che tutti quelli che ne hanno fatto esperienza mi hanno confermato che lo sguardo cambia.

Come me qualcuno a volte si sarà chiesto (per cercarsi una scusa): ma dove sta scritto che Nostro Signore desidera la castità per i fidanzati? E’ una cosa inventata dalla Chiesa?!? Partiamo dal fatto che nella Bibbia non troveremo mai scritto: ”in quel tempo Gesù disse ai discepoli, la castità è base fondamentale di un fidanzamento”, però in diversi passi biblici ci invita a vivere la purezza nel corpo. La relazione con Nostro Signore ci mette sempre di fronte a bivi che danno fastidio e la castità è proprio uno di questi.

Tuttavia la castità è il tetto che protegge l’atto con il quale Dio ci consente di collaborare alla creazione umana. L’unione fra uomo e donna, infatti, è l’UNICO atto con il quale l’uomo può generare vita. Quanto è importante l’incontro di due corpi allora!!! Se Dio permette all’uomo di creare una nuova vita, a Sua immagine e somiglianza , perché abusarne, trasformando tale gesto sacro semplicemente in soddisfazione dei miei desideri sessuali? Io non ho bisogno di leggere nella Bibbia “la castità è obbligatoria nel tempo del fidanzamento”, mi basta comprendere la responsabilità donatami da Dio nella procreazione.

La Castità, se ricercata, è una perla per la coppia che accresce la fedeltà, il rispetto, l’autocontrollo, l’ascolto reciproco e chi più ne ha più ne metta. So che la castità costa fatica, eppure l’Amore senza fatica non si incontra. Seguire Nostro Signore richiede andare controcorrente e la castità è un passo verso quella direzione. Dunque per poterla scegliere occorre chiedersi quanto sono disposto ad amare l’altro/a e per suo tramite Gesù???

Comprendo bene le difficoltà di iniziare la castità in ogni relazione, e qualcuno starà pensando “dillo tu al mio fidanzato” (noi uomini siamo un po’ più difficili da ammaestrare su questo argomento). Il mio suggerimento è innanzitutto pregate il Signore affinché vi guidi nella conoscenza e scoperta di questa Grazia, provocate il vostro partner, ma non con scene del tipo: ( “amore voglio iniziare la castità” e lui: “ma io non so”, lei: “allora non mi ami!!!”). Evitate di sparare sentenze. Per ogni cosa che viene da Dio ci vogliono tempi che conosce solo Lui.

La relazione con Nostro Signore non è un distributore automatico in cui inserisco una monetina e il miracolo è immediato. Bisogna pregare con perseveranza affinché Lui prepari il tuo cuore e quello di chi ci sta accanto. Nel frattempo arricchite il bagaglio di conoscenza sulla castità. Bisogna convertirsi da “castità = perdita” a “castità = guadagno”. Tutti quelli che hanno sperimentato la castità nel fidanzamento e nel matrimonio parlano di essa come una ricchezza, uno nuovo scoprirsi. Ci sarà un briciolo di Verità?

Provare per credere.

Buon cammino.

Anthony


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