Investimenti etici? 😇 #18
Carissimi
bentornati ad un nuovo numero della ✨ newsletter di 5pani2pesci ✨ Settimana densa di informazioni finanziarie! Nel podcast abbiamo prima imparato le basi degli investimenti e poi mercoledì – episodio speciale – abbiamo parlato di Bitcoin e criptovalute.
Ma perché abbiamo trattato questi argomenti? È assurdo!
La verità è che siamo responsabili del denaro che passa dalle nostre mani ed è cruciale imparare a gestire le nostre finanze.
L’obiettivo è entrare in una mentalità in cui non sono i soldi (e la loro scarsità) a governare la nostra esistenza, ma al contrario, la nostra presa di coscienza e discernimento, a guidare i passi della vita.
La maledizione economica non può avere l’ultima parola sulle nostre vite e più noi siamo informati e consapevoli, più saremo in grado di compiere scelte libere e non viziate dai soldi.
Oggi completiamo questo discorso, rispondendo ad una domanda che ci è stata posta più volte in seguito al podcast.
Qui si pensa e si opera al contrario 🙀
Buona lettura
Francesco
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Investimenti etici? 😇
Don’t trust, verify
La domanda è lecita.
La risposta è tutt’altro che banale.
La prima cosa da dire – forse scontata – è che ci sono alcuni investimenti che sono palesemente non-etici, non-cristiani e che rappresentano una speculazione sulle spalle dei più deboli. Parlo di tutte quelle iniziative che finanziano armamenti, guerre, discriminazioni di vario genere, che supportano lo sfruttamento ecc.
Quando invece andiamo ad investire in aziende di altro tipo, le cose diventano più complicate. Esiste sempre una grande manipolazione mediatica nei riguardi delle multinazionali. Ricordo un periodo in cui non si dovevano comprare prodotti Nike perché i palloni venivano cuciti dai bambini in Africa; poi non bisognava comprare prodotti Nestlè per non ricordo quale motivo. E per ogni grande azienda, esisteesiste un motivo per boicottarla. A mio avviso la questione è più complessa.
Faccio un paio di esempi.
I bambini cuciono i palloni in Africa. Assurdo sfruttamento. Salvo poi rendersi conto che in quei luoghi un bambino che cuce i palloni è magari un privilegiato, se non avesse la possibilità di quel lavoro, si troverebbe buttato nei campi (con condizioni di lavoro nettamente peggiori) o costretto a camminare km sotto il sole per l’approvvigionamento dell’acqua. In valore assoluto è effettivamente inaccettabile che un bambino invece di giocare e andare a scuola è obbligato a lavorare. Ma questa è la società in cui vive. L’azienda sfrutta la situazione. Non bello, ma sicuramente meno assurdo di quanto possa apparire a noi.
Anche perché gli altri fanno meglio? Adidas? Reebok? Decathlon? Francamente non saprei.
Questo è solo un esempio, capite la complessità del problema?
Il mio consiglio quindi è un altro: imparate a fare le vostre ricerche, mettete in discussione ciò che ascoltate, imparate a farvi una idea indipendente:
Don’t trust, verify!
Una volta fatto il vostro lavoro, avrete la possibilità di scegliere sulla base del miglior lavoro di ricerca che siete stati capaci di fare in quel momento. Con la possibilità di cambiare idea sull’argomento nel caso dovessero emergere fatti ulteriori.
Ad essere massimalisti, una possibilità sarebbe quella di investire su progetti che portano avanti progetti che condividiamo ed in cui crediamo – oppure – ad investire in riserve di valore come immobiliare, oro e bitcoin.
Per concludere vorrei dire questo.
Farsi domande sull’eticità e moralità dei nostri investimenti è importante. Ma più importante di questo è allenare la propria coscienza alla Verità. Salvo qualche caso palese, le nostre azioni possono sempre essere più o meno eticamente accettabili.
È giusto comprare su Amazon?
È accettabile che i siti traccino i miei comportamenti attraverso i cookies?
È morale perdere 1 ora al giorno per scrollare il feed di Instagram?
Guardare la pornografia instiga alla prostituzione?
Queste domande possono essere investigate da tanti punti di vista diversi. Allenati a vedere quelli meno ovvi e più lungimiranti.
Alcuni esempi.
Se compri su Amazon, acceleri la disgregazione del commercio locale, contribuendo alla povertà delle famiglie della tua città. In effetti partecipi al trasferimento della ricchezza dai poveri (le famiglie) ai ricchi (Amazon).
Permettere ai siti di monitorare i tuoi comportamenti, distrugge la privacy, rendendo inavvertitamente accessibili a governi e malintezionati tutti i tuoi dati personali (dalle tue abitudini, a dove abiti, ai tuoi numeri di telefono ecc.).
Abituarti a perdere tempo di fronte al telefono scrollando i feed dei social, ti distoglie da ciò che sei chiamato a fare in quel momento, ti distrae dalla tua vocazione e ti abitua all’apatia.
Guardare pornografia (anche quella gratuita) finanzia, attraverso la visita alle pagine, una industria che schiavizza i più deboli, alimentando un mercato che distrugge giorno dopo giorno l’essenza stessa dell’amore di coppia.
Potresti dire “cavolo!” ma se ragioniamo così non dovremmo fare nulla! Non dovremmo usare la benzina o il gas perché sono la prima fonte di guerra tra paesi, non dovremmo indossare vestiti commerciali perché probabilmente sono stati cuciti in stabilimenti dei paesi del terzo mondo che non hanno garantito condizioni lavorative adeguate ecc. Senza parlare di quello che fanno aziende farmaceutiche e governi…
La lista è infinita.
Per questo, la mia proposta è:
Allena la tua coscienza, non dare nulla per scontato, pensa al contrario, critica costruttivamente ciò che trovi di fronte a te e fai le tue scelte.
La vita è fatta di compromessi perché la realtà è complessa (le simmetrie perfette esistono solo nella tua testa, la vita di fronte a te è caotica). Il centro di questo discoros è imparare a gestire i soldi che passano dalle nostre mani. Ne siamo responsabili ed è nostro dovere fare tutto il possibile perché – in coscienza – ne facciamo buon uso per noi stessi, la nostra famiglia e per gli altri.
Anzi, ottimo uso.
Infatti il denaro è uno strumento – un mezzo – non un fine. Tutto questo ha senso se l’obiettivo è investire su te stesso e la tua vita, diventare indipendente economicamente, e quindi sganciarsi dalla propria famiglia di origine e da tutte le dinamiche positive o negative che gli appartengono per prenderti la responsabilità della tua vita, spiccare il volo e diventare pienamente te stesso.
il rischio è che io possa essere felice!
A venerdì prossimo 👍
F
PS Nei messaggi che abbiamo ricevuto si parlava anche di trading. Questo non è un investimento, ma un lavoro: cioè sfruttare le naturali fluttuazioni del mercato per ottenere guadagni marginali. È immorale? Non direi. Mi ricorda più un sistema di recupero dell’energia elettrica dal movimento delle onde. Non vedo immoralità, ma potrei sbagliarmi (altro discorso è quando grosse aziende decidono di destabilizzare il mercato con compra-vendite mirate). Detto questo, il trading è un lavoro molto difficile, che se fatto da mani inesperte, mette in grave pericolo le finanze delle persone. Non lo fate, a meno che non siate degli esperti.
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