Vivere l'Avvento #56
Ciao!
È venerdì ed è tempo della newsletter di 5pani2pesci 💫
Dopo tante settimane di estratti del nuovo libro Ma l’Amore può finire?, oggi ti presentiamo un cammino potente ed efficace per vivere l’Avvento.
Perché la preghiera è l’essenza e la radice di ogni cammino personale.
Senza preghiera non si può fare!
Buon cammino!
Fra & Ale
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Vivere l’Avvento
L’Avvento è un tempo prezioso, ma spesso rischia di scorrere via tra gli impegni quotidiani, lo studio e il lavoro. I giorni passano per poi ritrovarci a Natale senza nemmeno rendercene conto. Per questo, abbiamo pensato a una sfida semplice ma potente: un cammino che ti aiuti a vivere questi giorni in modo pieno e concreto.
Perché accettare questa sfida?
Questo percorso è una potenza. Non è solo una proposta teorica, ma l’approccio quotidiano alla preghiera che viviamo a casa, alla Baita e con coloro che stanno facendo un discernimento con noi. È un metodo concreto che mette Dio al centro, porta ordine nel quotidiano, e ti fa rallentare.
Non è assolutamente nulla di sconvolgente ma affonda le su radici nella tradizione della Chiesa. Quello che fa la differenza è ingranare questa routine, facendola diventare parte integrante della tua giornata.
Partiamo.
1. Medita la Parola
Dio parla alla tua vita attraverso le Scritture.
La meditazione della Parola è il primo passo per radicare la tua giornata nella fede.
Ogni giorno, dedica 30 minuti alla meditazione personale del Vangelo del giorno. Rileggi il brano e lascia che una frase risuoni nel tuo cuore. Poi rimani in preghiera silenziosa per lasciare che la Parola ti entri dentro. Puoi stare nel silenzio attraverso la preghiera del cuore, concentrandoti sul respiro come ci hanno insegnato i padri del deserto. Non importa se ti distrai, ciò che importa è stare lì, dedicare quel tempo. Un esempio efficace è questo: il malato in sala operatoria viene curato, sia se si concentra, sia se è assente, il fatto importante è fasi operare. Così Dio fa con noi. Questa mezz’ora è la nostra sala operatoria con Dio, diciamo a Dio “opera!”. Ci rendiamo disponibili alla sua azione in maniera concreta ed esplicita.
Tieni un quaderno per appuntarti i brani della Scrittura che ti colpiscono. Avere un quaderno è molto utile per fare discernimento e per capire dove Dio ti vuole guidare. Vedrai come, rileggendo i vari passi, capirai con maggiore chiarezza il cammino che stai facendo.
2. La Messa quotidiana
La frequentazione dei sacramenti è fonte insostituibile del cammino.
Non importa quando: al mattino presto, in pausa pranzo o alla sera. Trova un momento nella tua giornata per partecipare alla celebrazione eucaristica. È un’occasione unica per mettere Dio al centro del tuo quotidiano, ricevendo la grazia necessaria per vivere con maggiore consapevolezza e serenità.
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime – Lc21,19
Anche qui, non è il fatto straordinario che fa la differenza, ma la ripetizione, la perseveranza, la quotidianità nel frequentare l’eucarestia.
3. Recita il Rosario ogni giorno
Abbandonarsi alla preghiera.
Pregare il Rosario richiede solo 15 minuti. Ma sono 15 minuti che fanno la differenza. Quindi non è questione di tempo ma di motivazione e consapevolezza. Prega il Rosario quotidianamente, offrendolo per le intenzioni di Maria, senza complicarti la vita. Questo momento di preghiera è il luogo dove rimettere tutto a Dio nella mani di Maria.
L’importanza di creare una routine
Questo cammino è semplice, senza nessun effetto speciale, è alla portata di tutti. La cosa difficile è rimanere fedeli, mantenere la rotta. Creare una routine è fondamentale per vivere questo cammino in maniera efficace.
La ripetizione di azioni quotidiane, come la meditazione della Parola, la partecipazione alla Messa e la recita del Rosario, non solo ci aiuta a mantenere la costanza, ma ci permette anche di entrare in relazione con Dio con il pilota automatico. E questo è assolutamente un bene.
Nel concreto, decidi prima:
- quando farai la meditazione
- quando reciterai il Rosario
- a che ora e dove andrai a Messa
fatti un programma e seguilo quotidianamente. Se lasci al caso, o alla voglia del momento, sarai esposto a cadere e a mollare molto presto.
Una routine ben strutturata offre stabilità e sicurezza, rendendo più facile dedicare tempo alla preghiera anche nei giorni più frenetici. Quando questi momenti diventano parte della tua vita quotidiana, iniziano a influenzare positivamente il tuo stato d’animo e le tue relazioni. La routine mette ordine, diventa un rifugio, un momento di pausa in cui puoi ricaricarti e ritrovare la tua direzione.
Fidati, non te la vuoi perdere questa opportunità.
Suggerimenti pratici per implementare la sfida
Segui la routine e attieniti a quella.
Se piove, se nevica, se sono stanco, se sono felice, se sono triste: mantieni la routine, attieniti al programma.
Ma chiaramente la vita è complessa.
Non è necessario inseguire un perfezionismo che non esiste, ma è importante avere un piano B quando le cose si mettono male: che fare se un giorno salto la messa, oppure mi scoraggio e non prego, o vattela a pesca?
Quando qualcosa non funziona, quando inciampi, quando cadi, rialzati il prima possibile, rimettiti in carreggiata, ricomincia la preghiera, ricomincia la routine, non seguire il pensiero del maligno che ti vuole incastrare in pensieri del tipo “tanto ieri ho saltato, se salto anche oggi è lo stesso”, oppure, “ormai ho saltato la routine, è impossibile, non si può fare, meglio abbandonare”
Non è così.
Prega.
Cadi.
Rialzati.
Ricomincia.
Questo è il piano.
Il rischio è che tu possa essere felice!
Francesco
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Senza di te, non si può fare!