Ciao!

È venerdì 💫 ed eccoci finalmente (!) con un nuovo numero della newsletter di 5pani2pesci!

Siamo stati un po’ assenti questo periodo con il podcast e la newsletter, il motivo è che stiamo riprendendo fiato, dedicandoci alle cose piccole e familiari. Ne abbiamo bisogno. Ma questo non vuol dire che non vi pensiamo :D Da oggi proviamo a riprendere la scrittura con questa riflessione di Ale.

Buona lettura

Ale & Fra

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Non abbassare la guardia

Mentre piego l’ennesima lavatrice da 180 kg (e non è un’esagerazione!), mi rendo conto che in questo periodo di fine anno siamo tutti un po’ spompati. Sarà il caldo, la stanchezza di tutto un anno, le frustrazioni accumulate o gli esami in corso, l’ultima influenza… comunque è abbastanza inevitabile che a giugno molti di noi non siano proprio tutti interi.

E questo è proprio il momento in cui rischiamo di più.

Quando siamo stanchi corriamo un brutto rischio: abbassare la guardia. Abbiamo le difese abbassate e, di conseguenza, abbassiamo il livello dei nostri desideri più grandi di vita. Iniziamo a dire che va bene anche meno. O forse in fondo è lo stesso anche la metà. O, addirittura, si insinua il dubbio che tutte quelle regole di vita che mi ero data sono in fondo un’esagerazione.

Ma c’è un antidoto a questa tentazione.

Come fare?

Ora dirò una cosa delle mie, che ti fanno alzare il sopracciglio.

Oltre ad andare in vacanza e scialarsi in riva al mare o riempirsi della bellezza che solo la montagna può dare, puoi trovare riposo anche nella messa tutti i giorni (almeno in Italy!). Dura venti/trenta minuti ma ti rimette a nuovo se fatta ogni giorno prima dello spritz.

Ho sentito ragazzi dire che hanno capito la loro vocazione alla vita consacrata andando a messa ogni giorno. Ho visto vite ribaltate completamente con la messa quotidiana. Io stessa ho cominciato il mio cammino così, innamorandomi della messa.

“E se a me non piace? Se non è la mia modalità di preghiera?”.

Ecco, bravo. Se a te non piace, non senti nulla, non ti va, fa lo stesso, anzi di più perché così vivi davvero il sacrificio eucaristico. Il Signore fa quello che deve fare anche se non lo senti, perché non dipende dal tuo sentire ma dalla grazia che entra dalla porta della tua volontà. Non serve nient’altro. Infatti Fra in questo è proprio il contrario di me, ma proprio per i motivi di cui sopra, fa in modo di esserci ogni giorno (na scarpa e na ciavatta come direbbe lui), ma fa di tutto per non mancare. Perchè Dio nella messa opera! (opera nel senso proprio chirurgico del termine, entra dentro di te per incontrarti, dialogare con te, sanare).

La messa è quel momento, il più importante in assoluto, paragonabile a nessun altro, in cui noi ci presentiamo a Dio con tutte le nostre cose (casini, pensieri, preoccupazioni, cavolate che ci sembrano le cose più importanti del mondo, desideri, peccati) e Lui le trasforma in un “Grazie”. Questo è quello che avviene nella pratica: noi diamo il nostro (chi siamo e cosa abbiamo nel cuore) e Dio ci dà il Suo (la Sua parola, il Suo corpo, la Sua benedizione) e così tutto diventa un ringraziamento.

Se non riesci a vivere così la messa non importa, basta che ci vai aprendo il cuore.

Questo è un riposo rigenerante che ci fa ritrovare la forza di non abbassare la guardia e di non perdere ciò che di grande il Signore ci ha messo nel cuore.

Questa settimana, prova ad andare a messa ogni giorno. Solo una settimana. Vedi cosa succede.

Ecco, adesso ritorno ai miei panni da piegare perché il silenzio di questi giorni dal podcast e da tante altre cose è la nostra occasione per vivere la nostra vocazione di famiglia senza pensare a nient’altro se non a noi 6, perché è qui per noi il Signore vivo.

Auguro anche a voi la grazia di prendervi del tempo per il Signore e per la vostra vocazione.

Il rischio è che tu possa essere felice.

a presto

Ale

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