I social sono finiti #92 #genZ
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Quando abbiamo iniziato ad utilizzare i social era un modo per ritrovare amici perduti e condividere la vita di tutti i giorni con chi era lontano. Ma oggi? Oggi il feed ci parla di persone che non conosciamo, luoghi mai sentiti e standard di vita che non ci appartengono. E il sottile giudizio che non siamo mai abbastanza!
Oggi Ale ci aiuta a capire cosa stiamo davvero cercando attraverso questi strumenti e perché!
Buona lettura!
Fra
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I social sono finiti
Ne parlano i giornali e lo dicono anche in radio: i social sono in declino. Non so a voi, ma a me viene proprio da festeggiare.
Come tutte le cose, anche i social sono nati da un bisogno che era mettere in rete le persone.
Sebbene noi millennial abbiamo colto questa “invenzione” come una grande occasione, la generazione Z ci è cascata dentro con tutta se stessa.
Per noi Facebook era quella cosa attraverso la quale poter ritrovare gli amici del liceo ormai dispersi chissà dove. Era uno strumento per ritrovare persone con cui non c’era più una relazione da anni. Molti, grazie ai social, hanno incontrato per la prima volta i genitori biologici oppure sono riusciti a trovare un donatore per operazioni importanti. Non so quanta gente abbia conosciuto il proprio attuale marito così e quante aziende piccole abbiano preso piede condividendo i loro prodotti.
Tutte cose buone in partenza, finché tutto questo è diventato un continuo e costante perdere tempo in un feed infinito di immagini e video che non ci appartengono: isole remote, macchine costose, pubblicità e fake news.
Il problema serio dei social ha raggiunto il suo apice quando ha toccato le vette della dipendenza. Sì, non si è dipendenti dal cellulare, ma proprio dai social!
Finalmente c’è una saturazione così alta che siamo arrivati a una controtendenza. Il motivo è molto semplice: l’esigenza e il bisogno di relazione erano veri, ma la risposta è stata falsa, un inganno. Se non rispondi con una verità profonda ai tuoi bisogni ti ritrovi impantanato a dipendere da qualcosa. E così improvvisi una pozzanghera come fontana. Lo capisco molto bene che la pozzanghera è già lì davanti e la fontana la devi costruire con il sudore delle mani, ma è solo una grande illusione che non ha la capacità di rispondere per davvero al tuo bisogno profondo.
I social sono un esempio di come scegliamo per la nostra vita.
Inizia dal capire qual è la tua vera domanda, il tuo bisogno reale, quel “cosa vuoi che io faccia” che Gesù dice al cieco. Cosa vuoi davvero? Cosa rispondi a Dio che ti rincorre da una vita per volerti bene? Cosa desideri davvero?
Don Fabio dice che lui non ha paura dei problemi delle persone, ma delle soluzioni che le persone trovano ai loro problemi che a volte sono peggiori dei problemi stessi. In questo i social sono un esempio calzante.
La soluzione dei problemi non si trova in giro per strada, da qualche parte, ma dentro di te, in quel posto intimo della tua coscienza dove sei addirittura capace di ascoltare la voce di Dio.
Per arrivare lì a volte bisogna avere coraggio, mettere a tacere i giudizi, fare silenzio azzerando le aspettative, tenere a bada le paure.
Le risposte però si trovano solo lì, nel dialogo tra te e Lui.
Diffidate dalle imitazioni!
Tutto questo per dire una sola cosa: partiamo dal farci le domande reali e proviamo a cercare le risposte che garantiscano pienezza e non meno fatica. Quando nella risposta non c’è Gesù Cristo non c’è l’amore… Di solito è una pozzanghera, forse pulita in superficie, ma sempre una pozzanghera è.
Noi stiamo pregando per un’idea che bolle in pentola. È un anno che dico che i social sono finiti e che c’è bisogno di relazioni vere, di ascoltare le persone dal vivo… Pregate per questa idea.
Il rischio è che tu possa essere felice!
Buon cammino!
Ale
P.S. È vero che noi portiamo il messaggio evangelico sui social e siamo stati tra i primi in Italia a credere che sia possibile, MA il nostro modo di stare lì è per essere pescatori di uomini, ovvero per tirare fuori le persone da quello e portarle a una relazione concreta con loro stessi e con Dio.
… Lo scrivo così, giusto per chiarezza.
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