Il ritorno dell'ex 💔 #96
Ciao!
È venerdì 💫 ed ecco un nuovo numero della newsletter di 5pani2pesci!
Il tuo ex bussa alla porta. Perché proprio ora? Uhmmmm … guardare indietro non ti aiuterà a diventare ciò che sei!
Parliamone.
Fra
OFFRI UN CAFFÈ ☕ 5pani2pesci è finanziato unicamente da un crowdfunding di Provvidenza: niente sponsor, abbonamenti o pubblicità. Unisciti anche tu a centinaia di giovani che ogni mese sostengono questo progetto.
Senza di te non si può fare!
Il ritorno dell’ex
Ti è mai capitato? Finisce una storia, ognuno prende la sua strada. Mesi di silenzio. Poi arriva dicembre: auguri, incontri casuali, la laurea di un amico. Un messaggio. “Ciao, è tanto tempo… perché non ci vediamo?” E senza rendertene conto sei di nuovo lì.
Prima di Alessandra ho fatto i miei casini. Ho avuto le mie storie, ho commesso i miei errori. E una cosa che ho capito sulla mia pelle è questa: quando l’ex ritorna, non è mai una buona idea.
Eppure è una dinamica che vedo continuamente. Esci una volta, due volte. Ci scappa il bacio, la tenerezza. “Ma perché non ci riproviamo? Siamo maturati, le cose potrebbero andare diversamente.”
Uhmmm…
La dinamica è questa: tu hai una storia, senti una persona, fate le vostre esperienze e fate il vostro cammino. A un certo punto la storia finisce. Avete i vostri motivi. Ognuno prende la sua strada. Ma ciclicamente l’ex ritorna. Ritorna perché c’è un incontro fortuito, casuale. Ritorna perché magari ci si scrive gli auguri di Natale – e questo sicuramente è il periodo. Ritorna perché ci incontriamo alla laurea di un amico. “Perché non ci vediamo? Perché non usciamo una volta insieme? Dai, è tanto tempo che ti volevo chiamare.”
E così, senza rendercene nemmeno conto, si scivola nuovamente in una frequentazione.
Esci una volta, esci due volte, ci scappa il bacio. Ci scappa la tenerezza. E alla fine uno dei due se ne esce: “Ma perché non ci riproviamo?” In fondo tu pensi nel tuo cuore: “Ma perché no? Guarda quant’è carino, non è mica come l’ultimo bifolco che ho incontrato. Con lui mi trovo veramente bene.” E si ricade in una frequentazione che è il sequel di quello che c’è già stato.
Ma in fondo che male c’è? “Adesso siamo maturati, siamo cresciuti, le cose potrebbero andare diversamente.”
Spoiler: non andranno diversamente.
Il problema di queste storie è proprio nelle fondamenta. Ragiona com me: il riavvicinamento non è radicato nel presente, nel qui-ed-ora, ma è mosso da un’emotività che ha le radici nel passato. Tu perché lo trovi interessante? Perché ti batte il cuore? Perché sei mossa o mosso verso questa persona? Anche se non te ne rendi conto – ma se ti fermi un attimo lo capisci da solo – tutto questo travolgimento nasce da una esperienza passata, dall’affetto che vi siete voluti, da un’emotività che ha le radici completamente nel passato.
Nel presente non c’è tutto questo: stai vivendo nel presente ciò che di bello c’è stato nel passato.
È facile capire come tutto questo sia pericoloso, no? Perché tu attribuisci all’oggi qualcosa che invece è di ieri. Poi, quando ci si rincontra, alcune cose sono cambiate. E tutta la tua emotività si mette in moto e dice: “No, vedi, però è cambiato. Non è più come prima che non lavorava, adesso lavora. Oppure vedi, adesso ha la macchina.” Oppure avevate un desiderio, un sogno, magari volevate andare in vacanza insieme però eravate piccoli, oppure stavate in una situazione di vita in cui questo tipo di sogno non si poteva realizzare, e invece oggi è alla portata di mano. Oggi sentite di avere maggiori possibilità. E con quel motivo radicato nel passato credete di poter realizzare ciò che allora era impossibile.
In questo percorso rischiate di farvi molto male.
Per il profondo trasporto emotivo che senti, magari finite a letto insieme, decidi di trasferirti, metti in pausa lo studio o vai a convivere. Ma siccome queste scelte non sono radicate nel presente ma nell’emotività di ciò che è stato e di cosa è stata quella persona per te, il rischio di farsi male è altissimo! Le fondamenta per queste storie sono troppo deboli.
L’esperienza ci dice che queste relazioni non funzionano.
Non funzionano perché quelle dinamiche che avevano fatto morire l’amore a suo tempo, oggi non sono state realmente affrontate. Quelle dinamiche che hanno fatto spegnere l’amore sono ancora lì. Con il ricominciare di una frequentazione, piano piano riemergeranno e vi riporteranno esattamente al limite in cui vi siete trovati nella storia precedente. Spesso una storia finisce perchè non è abbastanza per uno dei due. Perchè – almeno intuitivamente – cerca altro, ha bisogno di un orizzonte più ampio, che magari non sa nemmeno spiegare. Un ritorno al passato non farà altro che tornare a bloccare quella naturale aspirazione di crescita.
Il punto è questo: finché non sono cambiate seriamente le condizioni al contorno, una storia che è fondata sul passato non funziona. Finchè la tua vita non è pienamente radicata nella meta del tuo cuore, il ritorno al passato non farà altro che appesantire questa tua naturale (e necessaria) crescita.
Nel cammino di maturazione personale si è tutti protesi verso il futuro: la comprensione della propria vocazione, della propria missione nel mondo, di ciò che veramente è importante per te, una maggiore consapevolezza di sé e conoscenza di sé.
Una storia fondata sul passato non rende giustizia a tutto questo movimento in avanti. Perché la persona, il tuo ex, starà lì per quella che eri due anni fa, tre anni fa. Non per chi sei tu oggi. La sua passione per te nasce da questo, nasce da quello che eri. Non apprezza realmente, in maniera profonda, chi sei diventata. Non si è avvicinato a te per chi sei oggi, si è avvicinato a te per quello che c’è stato tra di voi. E quindi non apprezza la dinamica di cambiamento che è in atto. Anzi, involontariamente la ostacola e non permette che questa fioritura avvenga in maniera spontanea e naturale.
In fondo questo ritorno al passato indica soltanto la paura e il timore per quello che verrà dopo. Indica un’insicurezza per chi stai diventando. Certo che hai paura! certo che non sai come sarà la strada. Ma non per questo agganciarti a ciò che di sicuro c’è stato nel passato ti aiuterà a fare i prossimi passi. È necessario uno slancio coraggioso verso ciò che il Signore ti chiama a vivere.
Si può guardare al futuro con uno sguardo fiducioso, si può guardare al futuro con un cuore benedicente verso il passato, accogliente per quello che è successo. Ma pieno di coraggio anche per i prossimi passi. Per ciò che il Signore ti chiama a vivere, per questa tua trasformazione del cuore, per questo tuo cammino di consapevolezza di te: abbi fiducia nel processo. Abbi fiducia nei passi che il Signore ti mette davanti. Abbi fiducia per ciò che la vita ti mette davanti.
Osserva, ringrazia, benedici.
Tutto il resto è un voler riagganciarsi a un passato che è certo ma che, se non lo lasci andare, ti impedisce di diventare ciò che sei veramente.
Il rischio è che tu possa essere felice.
Buon cammino.
F
Se credi in ciò che facciamo, sostieni il progetto con un contributo mensile o una donazione singola ☕
👉 Clicca qui per contribuire! 👈
Niente pubblicità, niente sponsor. La newsletter e il podcast sono interamente sostenuti dal crowdfunding.
Senza di te, non si può fare!