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il podcast di 5pani2pesci


Tu a chi appartieni? #96

19.12.2025

Ciao!

È venerdì 💫 ed eccoci con un nuovo numero della newsletter di 5pani2pesci!

Oggi è il compleanno di mio marito 🎉 A casa c’è festa. La gioia di una vita donata proprio a noi.

Oggi è soprattutto festa perché quest’uomo ha saputo, almeno fino ad oggi, offrire la sua vita a Dio perché Lo ha scoperto Padre buono. Ecco, non sono qui a fare un elogio di mio marito perché di solito mi lamento del suo carattere brusco (per essere gentile). Conosco da vicino la sua storia e festeggio le sue scelte d’amore per niente scontate. Parlo di lui solo per farti una domanda:

Tu a chi appartieni?

Ale


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Senza di te non si può fare!

Tu a chi appartieni?

In questo periodo di Natale si legge spesso la genealogia di Gesù o la storia dell’inquietudine di Giuseppe nello scoprire la sua promessa sposa incinta, ma non di lui. Queste letture mi fanno pensare al fatto che Gesù non appartiene a Giuseppe e Maria. È proprio figlio di Dio in persona! Giuseppe e Maria sono solo custodi di questo figlio. Lui deve fare le cose del Padre Suo. Lui appartiene a Qualcun altro.

Ripeto la domanda: tu a chi appartieni?

Questo è il momento dell’anno in cui per alcuni inizia la gioia di stare insieme in famiglia, mentre per altri inizia il dramma inesorabile in cui ti casca addosso tutta la tua storia dolorosa.

A entrambe le categorie vorrei dire con forza una cosa importante e, mentre lo scrivo a te, me lo ripeto con forza anch’io: siamo figli di Dio! È così vera questa cosa che, infatti, siamo anche i Suoi eredi (abbiamo il Suo Spirito, lo Spirito Santo con tutti i Suoi incredibili doni). È così vero e reale quello che dico perché siamo anche liberi.

I nostri genitori e le nostre famiglie sono solo custodi. Di questo dobbiamo essere grati, a prescindere dal risultato ottimo o pessimo. Ci siamo per un loro sì.

Noi apparteniamo al cielo! Siamo dei santi ricoperti di peccato, ma il Padre nostro ci ha generati santi, non poteva fare diversamente, non ne è capace.

Succede, invece, di incontrare persone che appartengono alla loro storia, al loro dolore e si identificano con quello che è successo loro. O, al contrario, persone che hanno come padre la comodità e quindi non riescono mai a fare scelte, a rinunciare a qualcosa, a scomodarsi per prendersi la vita in mano e spendersi. C’è chi è figlio del piacere, chi del perbenismo, chi della religiosità, chi della cultura… Tu di chi sei figlio?

A chi appartieni?

Per rispondere a questa domanda devi vedere le scelte di vita che fai.

Sai, il Natale non è solo l’incubo di rivedere tuo fratello capriccioso e viziato che sono vent’anni che sta facendo la triennale fuori sede comodamente mantenuto dai tuoi, mentre tu andavi all’università a piedi perché non avevi i soldi dell’abbonamento dei mezzi. Natale è il momento in cui Dio ti mette davanti il fatto che ti ama veramente, così tanto che è disposto a rendersi visibile, vicino, uomo, in carne e ossa per te. Adesso lo puoi vedere Dio, tuo Padre, lo puoi ascoltare, puoi sapere come ragiona, cosa pensa di te. Sai che c’è, davvero davvero, non è una fantasia di Abramo, è una persona.

Essere consapevoli di appartenere al cielo è la nostra libertà. Siamo liberi di amare, non solo per ricambiare l’amore ricevuto, ma anche liberi di amare per i torti e le mancanze perché è la logica del nostro Papà.

Siamo liberi di stare, di andare via, di consolare, di tacere, di non rispondere al male con altro male… perché siamo amati, tanto tanto tanto.

Solo per questo mio marito è un uomo che può donare la sua vita. Solo perché ha toccato con mano tutto questo.

Questi sono i miei auguri di Natale amici.

Preghiamo per voi ogni giorno perché siete fratelli cari per noi.

Il rischio è che tu possa essere felice!

Ale


Prima di lasciarvi ci tengo a condividere con voi una raccolta fondi a cui teniamo molto.

Si tratta di ragazzi che conosciamo di persona e che hanno avuto il coraggio (e ce ne vuole tantissimo!) di dire la verità, anche se dolorosissima, di un abuso sessuale. Spesso si rimane in silenzio perché il percorso è così doloroso e oneroso economicamente che ci si sente battuti prima di iniziare. La raccolta fondi serve per pagare le spese legali, un percorso terapeutico e altre spese annesse a tutto questo. Conosciamo direttamente questa storia e siamo fieri del loro coraggio per niente scontato.

👉 Questo il link per la raccolta fondi.

Puoi donare tanto se hai tanto o, come la vedova, dare due spicci. Il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà.

Grazie.