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È lei la donna della mia vita? 🙊 #17

Carissimi

bentornati ad un nuovo numero della ✨ newsletter di 5pani2pesci ✨ Nel podcast di lunedì scorso abbiamo ascoltato la poooootente storia di don Samuel.

Ed è per questo che oggi vorrei lasciarvi una chicca: un post scritto da me quasi 10 anni fa agli albori di 5pani2pesci. Racconta di come ho capito che Ale fosse la donna della mia vita, e di come Dio mi ha completamente ribaltato il modo di vedere la vita.

È chiaro che prima di decidere di sposarci abbiamo fatto un cammino con una guida spirituale, abbiamo fatto i nostri passaggi, il nostro discernimento e abbiamo messo mano sui nostri nuclei di morte (eh sì! può sembrare strano ma anche noi qualche anno fa stavamo dall’altra parte nella stessa tua situazione di oggi 😆).

Ma c’è stato un momento per me, una scintilla, una stella cometa che ha brillato ed improvvisamente – dopo tantissima confusione – mi ha indicato la strada.

Quel giorno ho capito.

Ho capito cosa volevo, ho capito di non essere sbagliato ed ho capito che esisteva una strada anche per me.

Questa consapevolezza non ha reso il cammino meno difficile, ma ha fatto luce. E se tra me e Ale le cose non fossero andate, quella luce sarebbe rimasta, perchè aveva un carattere esistenziale mentro ero alla riscoperta di Dio nella mia vita.

Quello che mi viene da dire è questo: se quella luce l’hai avuta, fai le scelte che devi fare, abbi coraggio, indaga e fai discernimento. Sii serio, c’è una occasione davanti a te. Ma se quella luce invece non ti è ancora arrivata, allora ti dico: rimani aperto. Come leggerai, è nelle situazioni più assurde che si apre una strada. Dio è presente nella vita di tutti, soprattutto quando lo senti più lontano, “sta alla porta e bussa” (Ap). Non sbarrare la porta del cuore. Non esistono facili soluzioni.

Abbi fiducia.

Qui si pensa e si opera al contrario 🙀

Buona lettura

Francesco

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È lei la donna della mia vita? 🙊

Come si fa a capire che è quella giusta? Cosa deve avere di speciale? Come dev’essere?

Ben convinto di trovare la mia strada nella vita, stavo intraprendendo un cammino di fede sotto la guida di un frate che avevo recentemente conosciuto ad Assisi. A quel tempo avevo avuto già delle storie importanti. Ma mentre ero ben contento di uscire con queste ragazze, con nessuna di loro avevo considerato seriamente di costruire una famiglia o di sposarmi … non provavo alcuna attrazione per questa prospettiva, anzi – parliamoci chiaro – la vita della famiglia-tipo è una galera™! Una vita pesante dove tutto gira intorno al trittico – lavoro, figli, casa – decorato da macchina, vacanze, moglie rompiscatole. E gnente… così … si vivacchia, senza un’avventura, una sfida, l’aprirsi agli altri.

Non proprio una prospettiva allettante direi!

Resosi conto dell’andazzo… il frate mi invitò ad andare a conoscere una cosiddetta famiglia cristiana. Ma siccome il sottoscritto è de-coccio non ne volevo sapere, pensavo “una famiglia? e che c’è da vedere??”. Dopo la gentilezza iniziale, il frate rinforzò l’argomento con un bel calcio nel sedere per convincermi veramente a partire!

In fondo chi è sta gente… chi li conosce? Ma soprattutto, cosa ne sapranno di me e della mia storia … alla fine non avendo nulla da perdere, partii con un po’ di riluttanza. A quel tempo mi trovavo a Zurigo per il dottorato di ricerca.

Atterrato a Fiumicino, mi feci quelle belle 4 orette abbondanti di macchina per arrivare in quel di Manfredonia, Gargano, Puglia.

Destinazione: casa di Mimmo & Cinzia Armiento.

Era agosto e una mattina la passammo al mare, una sera prendemmo delle pizze e il 2 agosto – giorno del perdono di Assisi – cantammo le lodi. Insomma niente di che… ma ciò che è rimasto indelebile e cruciale di quel viaggio fu una breve chiacchierata con Mimmo. Al riparo dal caldo di agosto sotto l’ombra di un albero, per la prima volta incominciai ad immaginare mia moglie. Mimmo centrò il punto della questione facendomi alcune domande, in particolare mi chiese quali fossero le relazioni che più contavano nella mia vita.

Non ebbi dubbi.

Il gruppo di amici di Roma con cui andavo in montagna: Piero, Claudio … il motivo? Gli spiegai: " … quando si arrampica in montagna, la tua vita l’affidi al compagno di cordata, è lui che tiene la corda, è lui che ti tiene in caso di caduta. La mia e la sua vita si tengono insieme in una reciproca fiducia, cieca e pronta a tutto." Dietro a queste relazioni c’era l’avventura, lo spendersi e l’esserci al 100 per 100.

Mimmo mi guardò e disse: “Ecco, mia moglie Cinzia rappresenta la stessa cosa per me, è la mia compagna di cordata per la vita.”

Quelle parole mi hanno cambiato (salvato) la vita, e neanche me ne rendevo conto!

Ma un passo per volta…

All’inizio rimasi perplesso. Mai sentito un concetto simile. Soprattutto riferito alla moglie, che per definizione è: LA r0mpi3@||e, isterica, fissata, genericamente inabile, psicologicamente instabile, insoddisfatta e sovrappeso. Non c’avevano fatto anche la canzone? “perché perché la domenica mi lasci sempre soooolaaa … ma un giorno io ti seguirò etc.” il quadretto perfetto di una che rompe; la risposta del marito sarà stata: “perché almeno la domenica posso riprenne fiato! pure i carcerati cianno la libera uscita, no?”

Visto il mio vissuto, le parole di Mimmo furono un vero e proprio annuncio. Non avevo mai, mai pensato o immaginato, che una moglie potesse essere una compagna di cordata, ed una compagna valida. Mi invitò a riflettere a quali caratteristiche una ipotetica donna avrebbe dovuto avere per poter essere una buona compagna di cordata per la – mia – vita. E più elencavo a mente le qualità, più vedevo quanto le donne che avevo frequentato fino a quel momento fossero lontane da quel modello.

Presi fiducia.

Quindi non tutte le donne sono così! C’è la possibilità anche per me di incontrare la mia compagna di cordata!

Che gioia.

Le mie storie fino a quel momento erano sempre state fallimentari e deludenti, ma ora capivo perchè. Non era un bug del sistema.

Avevo cercato male. Nei luoghi sbagliati e con il cuore da un’altra parte. Ma ora avevo la mappa.

Ed incominciai a pensare a tutte le mie amiche e conoscenti per vedere se, per caso, qualcuna di loro potesse avvicinarsi ad alcuni di questi nuovi parametri. Dopo un breve rimuginare, la ricerca riportò un-solo-risultato … era lei.

Non mi batteva forse il cuore, quando parlavo con lei? Non scorgevo una verità nuova nei nostri discorsi? Non stavamo forse entrambi guardando nella stessa direzione?

Improvvisamente gli anni di differenza, la distanza geografica, l’assurdità oggettiva di quella ipotetica relazione non contavano nulla.

È lei.

E rimasi sveglio tutta la notte senza poter dormire … il giorno dopo la chiamai e, timidamente, incominciammo la nostra scalata. In fondo…

… il rischio è che io possa essere felice!

A venerdì prossimo 👍

F

PS: Mia moglie ha scritto come è andata per lei …

PPS: Mimmo & Cinzia hanno continuato la loro scalata, andate a vedere ingannevole come l’amore per saperne di più.


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