5pani2pesci logo

Wedding plan francescano, si può fare!

Alescanca

Mille volte ho sentito questa frase: “Non ci possiamo sposare perché non abbiamo i soldi” quando per soldi si intendono quelli per la festa. Allora, cominciamo con il vestito, il ristorante, i fiori, la macchina, la chiesa storica, il fotografo, l’animazione, il viaggio di nozze, ecc; poi dobbiamo accontentare la mamma che ai suoi tempi non si é potuta permettere molto e adesso ci tiene che il matrimonio della figlia sia il massimo; e non dimentichiamo che la sua famiglia è molto grande e loro sono una famiglia unita, quindi, considerando proprio i più intimi, saranno 150 solo loro; e poi i cuginetti, zii, zietti, parenti e parentelli fino alla quinta generazione da parte di mamma? Beh sta male proprio male non invitarli, sono stati importanti per me … devo assolutamente trovare il numero di telefono della zia … com’é che si chiamava??

Insomma, organizzare un matrimonio é uno stress enorme e pensato così, é accessibile solo a qualche sceicco re del petrolio. Ma poi, dico io, quei poveracci che dovranno venire a questo matrimonio e sedersi ai tavoli già decisi dallo sposo in una serata in cui era finalmente libero perché aveva litigato con la futura sposa per il colore delle partecipazioni, quanti soldi dovranno spendere per voi? Perché a un matrimonio così bisogna vestirsi eleganti e il vestito riciclato del matrimonio di tua sorella non va bene, nelle foto poi si vede e sta male, che figura ci fa? E poi non dimentichiamoci il regalo! Oh dio, il regalo! Ma quanto avranno speso questi qua? Almeno 60 euro a persona per una mezza lasagna cruda e un dessert da gastroenterite … mizzica, bisogna per forza sganciare 100 euro a testa. Bene, noi siamo in cinque, che facciamo? già vedo la casa al mare che salta per un matrimonio, noooo!!! Ho trovato: Chiara avrà sicuramente la febbre anche se é giugno, sí, un malessere improvviso perché i nonni l’hanno portata in montagna e c’era cattivo tempo. Non possiamo rinunciare alla casa al mare per il suo matrimonio.

Ricominciamo. Ricominciamo tutto da capo. Allora, innanzi tutto, perché ci sposiamo? Chi deve assolutamente esserci quel giorno? Questa festa per chi la facciamo? Il matrimonio é innanzitutto vocazione, una chiamata all’amore e alla gioia. Sarà sicuramente il giorno più bello della nostra vita anche senza un mutuo per organizzarlo (lo sarà per la promessa che porta e non per le emozioni del momento). Forse comincerebbe meglio con l’affitto pagato per tre mesi anziché con 15 minuti di fuochi d’artificio. L’ospite per eccellenza, se cosí si può chiamare, sarà il Signore, perché se non c’é Lui é tutta in salita. Poi, ritorniamo sui passi di Vangelo che hanno segnato la nostra storia; una settimana prima del grande sí, un bel ritiro noi due soli soletti in qualche eremo a pregare, per entrare a pieno nel mistero del sacramento che stiamo per ricevere. Magari durante la celebrazione raccontare la nostra storia di provvidenza e di bellezza che abbiamo vissuto perché tutti ne siano grati al Signore e ci aiutino a ringraziare.


UPDATE: Ascolta la testimonianza di Paola e Donato … ecco lo spirito autentico che sta dietro al matrimonio francescano!


E l’organizzazione? il pranzo, la musica i balli … la festa é per gli ospiti, ma sicuramente siamo noi i festeggiati; quindi ci dobbiamo divertire noi per primi. Seguire lo standard magari non sempre ci rispecchia.

Andiamo al concreto.

Le partecipazioni: noi abbiamo preso un foglio A4, e l’abbiamo stampato con la stampante di casa che funziona benissimo. Diviso in quattro parti. Nella prima facciata c’era l’invito alla cerimonia e alla festa con una chiara indicazione per il regalo: “Il Signore ama chi dona con gioia. Come regalo vorremmo tanti soldi. Date quanto potete - e poi padre Giovanni Marini ci fece assolutamente aggiungere - e più che potete. Questi soldi saranno devoluti per un orfanotrofio in Monzambico”. Sotto c’era una piccola cartina per raggiungere la chiesa e il ricevimento e dietro spiegavamo la missione in Monzambico. In alternativa, potete direttamente usare le vostre partecipazioni per sostenere gli ultimi. Tutte le informazioni su questo progetto qui.

Il vestito: su internet si trovano cose davvero economiche. Io ho avuto la fortuna di avere una mamma che si é improvvisata sarta per l’occasione e quindi ho speso circa 300 euro per la stoffa.

I fiori: mai dire che sono per un matrimonio, vi spennano! Cinque giorni prima sono andata con una mia amica suora a comprare 150 gerbere - mio fiore preferito - e lei ha detto al fioraio che erano per un matrimonio francescanissimo, volendo dire che più di 150 euro non doveva chiedere, e infatti così fu. Ad un matrimonio di un’amica ho addobbato io la chiesa con due, tre composizioni qua e la e un fiore per banco legato con un nastrino.

Il fotografo: Se vi affidate ad un professionista, nella maggior parte dei casi vi ritroverete affianco una persona che ignora il significato profondo di quel giorno. Mancando della sensibilità necessaria, pretenderà di dirigere la giornata senza capire realmente le vostre esigenze. Il nostro consiglio è di affidarsi ad un amico con la passione della fotografia e che ha l’attrezzatura necessaria.

La location: location??? Cosa? 5.000 euro? Cosa? Un salone parrocchiale si trova sempre, magari con un bel giardino (che se non piove come al nostro matrimonio ve lo godete proprio); oppure la casa in campagna di una cugina che abita fuori (in Francia si usa fare così).

Il pranzo: se il salone parrocchiale ha uso cucina bisogna aggiungere solo qualche amico scout che se la sa cavare in qualsiasi situazione o qualche volontario che non vuole rinunciare alla casa al mare per farvi il regalo; altrimenti catering, piatti di carta carini, bicchieri a calice di plastica e un po’ di creatività. Mio padre, ad esempio, ha portato il vino, mia nonna i formaggi, noi abbiamo comprato degli affettati in un agriturismo, un’amica ha fatto la torta, il catering ha preparato una lasagna e un secondo con qualche contorno (900 euro compreso i camerieri per 80 persone).

L’animatore: un amico che fa piano bar, un impianto stereo buono, ecc. la tarantella non passa mai di moda…

La weddingmobile: per la macchina va bene il pandino lucidato a nuovo con le lattine attaccate dietro, fa figo 😉

Concludendo, per il nostro matrimonio abbiamo speso circa 2000 euro se includiamo l’offerta per la chiesa e il fatto che abbiamo dormito nella foresteria annessa per circa 10 giorni. La cosa più importante é mettere le cose più importanti al primo posto e tutto il resto intorno. La cosa più importante é non lasciarsi risucchiare da questa voragine organizzativa e guardare in alto. Al nostro matrimonio molti invitati erano con i jeans, ma ci siamo veramente divertiti. I regali più belli sono state le buste piene di spicci di amiche universitarie che davvero avevano rinunciato ad una pizza e lo avevano fatto col cuore.

Yes you can, che ne dite?


UPDATE: Per le bomboniere vi segnaliamo due belle iniziative perfettamente in tono con un matrimonio francescano: