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Pornografia, fatti e miti

(work in progress - confidenziale, non distribuire)

L’uso della pornografia è dilagante e sono in molti a chiedersi se questa non sia una vera e propria dipendenza che mina alla base la vita affettiva di una persona.

Parliamoci chiaro, l’uso della pornografia — come ogni dipendenza — emerge sempre come una compensazione ad un vuoto affettivo irrisolto nel nostro cuore. Non è una semplice questione di essere single o meno — au contraire sono in tantissimi a vivere questa difficoltà essendo in coppia o addirittura sposati — ma un vero e proprio “tappa buchi” per qualcosa che non va nella nostra vita affettiva, una sfera più profonda che potrebbe non aver nulla a che fare con il presente (ad es. un senso profondo di abbandono, la mancanza di una base affettiva solida, non essere stato voluto ecc.). L’uso della pornografia portando un apparente e passeggero benessere, copre quella difficoltà interiore, non fa “sentire” quel dolore. E di conseguenza, non lavorando su quella ferita, si entra in quel circolo vizioso in cui non si fa niente per uscire dalla situazione di dolore, ma si cerca continuamente una compensazione per non sentire.

La pornografia crea dipendenza perché la compensazione per fare effetto ha bisogno di sempre maggiori dosi, di sempre maggiori input, creando a lungo termine una ricerca compulsiva della sorgente del piacere. E di conseguenza un consumo sempre più frequente, intenso ed estremo. Questa dinamica allontanandoci dalla realtà, ci fa perdere la vera occasione della nostra vita che è quella di costruire relazioni reali, vere, gratuite ed appaganti con le persone che sono accanto a noi.

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INDICE :: Domande e Risposte

Vedevo la pornografia per “capire” come si faceva l’amore, ma poi mi faceva vomitare.

Per fare bene l’amore con il tuo uomo non c’è bisogno di guardare pornografia, se guardi pornografia di sicuro lo farai male. Devi imparare ad amarti tu per essere un dono per l’altro. Il vero piacere erotico emerge da una grande intesa basata su una intimità profonda. Funziona alla grande! (ascolta questo dialogo tra Alessandra e la sessuologa Nicoletta Musso per approfondire)

È una questione che riguarda solo gli uomini

Sebbene ci sia sempre stata questa idea che pornografia e masturbazione siano una questione prettamente maschile, recenti statistiche hanno dimostrato che 1 visitatore su 3 del maggiore hub di video porno è una donna. Questi dati sono in linea con quello che vediamo ascoltando i ragazzi che seguono i nostri canali e i nostri corsi.

Guardo pornografia, perché mi sento sola, ma poi mi sento sporca e vuota.

Questo purtroppo è un classico. La pornografia è qualcosa che ha a che fare con unasolitudine affettiva. È una compensazione per qualcosa dentro di te che ha bisogno di essere risolto.

Essere single e cercare intimità, a volte le due cose mi portano a cadere.

Chiaramente l’astinenza è un altro punto fondamentale, ma la chiave di lettura è sempre una questione affettiva. Si cerca una compensazione (in questo caso la pornografia) per colmare un vuoto

Ti inquina lo sguardo. Guarito con psicoterapia e fotografia di reportage. Libero da due anni.

Grazie di questa testimonianza perché si può uscire dalla pornografia. Tantissimi ragazzi si sono messi in cammino e ne escono continuamente ogni giorno. Ci sono ragazze e ragazzi che prendono questa strada e ce la fanno. Lavorandoci, facendosi aiutare — con fatica e difficoltà — ma si può uscire da qualsiasi tipo di dipendenza.

Anche la masturbazione senza vedere pornografia porta alle stesse conseguenze?

È un tema connesso alla pornografia però è diverso. La masturbazione è una ricerca di piacere che parte dalle proprie fantasie sessuali: è una parte di te. A nostro avviso la questione masturbazione va trattata con delicatezza perché dipende molto dall’età e dal motivo per cui si cerca un auto-erotismo. Il punto è perché ti stai masturbando? Se è per colmare un vuoto è distruttivo. La pornografia invece sono input esterni, un bombardamento di immagini, atti e (soprattutto) finzioni che non hanno a che vedere con te, hanno il rischio di manipolarti, facendoti scivolare in atteggiamenti e imitazioni che ti allontanano da una vita sessuale reale e serena.

Ci parlate della masturbazione e del perché non praticarla?

Se lo fai perché stai vivendo la tua adolescenza, esplorando il tuo corpo, il discorso cambia. Ma in età adulta, il primo aspetto fondamentale è questo: se ti masturbi per colmare un vuoto è distruttivo. Spesso si vive la masturbazione con un grande senso di colpa, specialmente negli ambienti di chiesa: Gesù piange, è sbagliato perché Gesù mi vede ecc… Il problema è un altro, cioè… che cosa ti stai perdendo? Immagina questo. Se vai a cena in un ristorante da tre stelle Michelin, non ci vai da solo, lo vuoi condividere, ci vuoi andare insieme con le perone più importanti della tua vita. Allo stesso modo, la masturbazione ti porterà all’orgasmo, che è il piacere massimo della sessualità, che Dio ha messo nell’uomo ed è la cosa più bella… non è una cosa da fare da soli, tu non vai a mangiare col primo che incontri, non spendi mezzo stipendio per andare a mangiare col primo che incontri, ma vai a mangiare in un ristorante stellato con la persona più importante che hai. Così l’atto sessuale, che è il piacere massimo.

Infine l’auto-erotismo non vive nel reale ma nella tua fantasia, sminuendo quel piacere massimo. La nostra battaglia invece è tutta quanta per rimanere nella realtà. Ti stai perdendo il meglio della sessualità.

Come si fa a capire se il proprio fidanzato ne fa uso?

Una relazione si basa innanzitutto sul dialogo e la fiducia, parlarne esplicitamente è il primo punto. Ricorda che è un discorso delicato, evita sempre di usare il giudizio e sii gratuita. Solo così darai modo all’altro di potersi aprire.

Penso che il mio ragazzo non ne uscirà mai, come posso fare?

Dalla pornografia e dalle dipendenze si esce solo quando chi ne soffre dice basta e decide di farsi aiutare per lavorare seriamente su questa problematica. Tu non puoi lavorare al posto suo. Deve lavorarci LUI per il bene di se stesso e della vostra relazione. Rifiutarsi di mettere mano a questa dinamica è un grande segnale di immaturità affettiva purtroppo… (vedi la serie sui Nuclei di Morte ed in particolare questo video), è il campanello di allarme che la relazione in questo stato non può crescere, non porta da nessuna parte.

A me capita di guardare pornografia quando per qualche motivo sono in un momento in cui non mi prendo cura di me stesso.

Non prendersi cura di se stessi è una forma di NON-amore a sé, la pornografia è una compensazione per colmare questo vuoto affettivo. Bisogna lavorare all’origine del problema, bisogna lavorare su quel vuoto affettivo, è un gradino importante per risolversi affettivamente.

Ho 39 anni, sono single e vergine. Mi manca il rapporto intimo con un uomo. Come si colma o “sublima”?

È importante creare intimità con un uomo — che non vuol dire andarci a letto — ma imparare a parlare cuore a cuore e con gratuità (cioè senza cercare qualcosa in cambio, ma solo per il piacere si stare insieme all’altro). È la cosa più bella del mondo. È importante che lavori su te stessa, su quanto sei bella, su quanto sei desiderabile, da questo puoi capire come relazionarti con un ragazzo. È la strada per costruire una autostima solida. Lavora su questo e non sul perché non sei andata ancora a letto con un ragazzo.

Faccio fatica a dimenticare ciò che è visto nella pornografia! Come curare la sessualità ormai disordinata?

Uno dei problemi del porno è che crea nella tua testa una serie di immagini e azioni irreali ma che ti continuano ad assillare nel tempo. Influenzano il tuo pensiero su come dovrebbe essere il tuo corpo o quello del partner e su come dovrebbe essere il rapporto sessuale. Tutto questo ti allontana dalla realtà, dalla relazione vera e dal vero piacere sessuale. Piacere che nasce e cresce all’interno di una relazione, creando intimità (ascolta questo dialogo tra Alessandra e la sessuologa Nicoletta Musso per approfondire)

La fatica è ripulire cuore e mente, anche dopo anni di distanza, perché lascia ferite che vanno curate.

La chiave qui è capire che quella è stata una tua debolezza, una caduta per colmare una carenza nella tua affettività, quindi impara a perdonarti. Questa è la cosa più importante: imparare a vedere la tua debolezza, per poi rialzarti ed andare a lavorare su quel vuoto affettivo che ti ha portato a compensare in primo luogo.

Come parlarne coi figli?

Con i nostri figli ci stiamo affacciando adesso a un orizzonte per poterne parlare, non ne abbiamo parlato fino ad ora in maniera esplicita, è un discorso complesso. A nostro avviso più che parlare di pornografia, bisogna parlare di sessualità, del valore del corpo, dell’intimità. Il punto è trasmettere la bellezza della sessualità.

Razionalmente capisco che praticarla è sbagliato, ma… una buona parte di me non vuole distaccarsene.

Ecco perché si parla di dipendenza. Bisogna lavorarci seriamente, seguire un percorso, nei casi più importanti è fondamentale farsi aiutare da un terapeuta. È una dipendenza e come dipendenza va trattata. È faticoso ma è la buona battaglia che va combattuta.

Siamo bombardati ovunque e basta niente per far ripartire l’istinto.

Appunto… per questo è essenziale essere ben saldo al comando della tua vita. Perché di bombardamenti ce ne saranno tanti, ovunque e di tutti i tipi.

Il mio psicologo dice che può aiutarmi guardare pornografia per vivere la sessualità senza inibizioni.

Mi sembra sia un puntare in basso… l’inibizione la sciogli avendo una relazione bella e intima con una persona reale. Il resto sembrano scorciatoie che poi in realtà non costruiscono reali ponti di comunicazione e di intimità con l’altro.

I romanzi erotici rientrano nella pornografia?

Allora, una cosa sono le immagini, una cosa sono i testi. È indubbio che tutto ciò che distrugge la bellezza dell’amore gratuito e dell’amore di coppia certo non ti fa bene e non fa bene alla relazione.

Perché si fa uso di pornografia anche quando si è in una relazione?

Il punto del porno è proprio questo, non si guarda perché si è single ma perché si cerca una compensazione per un vuoto affettivo. Quest’ultimo può avere radici così profonde ed esistenziali che una relazione non può (e non deve) colmare. L’uso di pornografia non ha molto a che fare con l’intimità reale che hai con il partner, ma piuttosto con un buco affettivo interiore che senti tu, che è dentro e che va colmato. La strategia infatti è quella di lavorare sul risolversi affettivamente.

A che punto della relazione è giusto confessare questa dipendenza al proprio fidanzato? Mi vergogno troppo.

La trasparenza è una delle cose più importanti all’interno delle relazioni, quindi sì, bisogna parlarne, però sarai tu a capire quand’è il momento giusto, non puoi tenere cose nascoste se la tua relazione sta troppo avanti. Se la relazione è seria, state lavorando sui nuclei di morte e puntate al matrimonio (altrimenti che state a fa?) … beh, bisogna parlarne ed incominciare a lavorarci, sarà una grande occasione. Non ci si può sposare se si è vittime di qualsiasi tipo di dipendenza (vedi il video per approfondire).

Non lo sa neanche il mio padre spirituale. Posso superare la dipendenza da sola, senza aiuti esterni?

Col padre spirituale è necessario costruire un dialogo completamente trasparente su quelle che sono le tue inclinazioni e i tuoi pensieri. Se ometti delle parti importanti come questa, come fa ad indirizzarti e aiutarti, a farti realmente da specchio? Bisogna parlarne assolutamente.

Come stare vicino al meglio a una persona che è in terapia per uscire da questa dipendenza (da fidanzati)?

Ci saranno cadute, ci saranno arrabbiature, ci saranno difficoltà, ci saranno debolezze. Tu puoi stare vicino al tuo ragazzo nell’amore gratuito. Lui si deve sentire accettato per quello che è. È in cammino, come del resto lo siamo tutti noi.

Delle polluzioni notturne che ne pensate?

Se la masturbazione è considerata un’emissione di sperma volontaria e controllata, la polluzione ne rappresenta l’esatto opposto. Le polluzioni notturni sono fenomeni fisiologici naturali, inconsci e incontrollati. Possono verificarsi durante la pubertà o in età adulta a seguito di un prolungato tempo di astinenza.

Come affrontarla nella confessione?

Spesso confessare un peccato che riguarda la sessualità ci fa provare estrema vergogna. Abbiamo paura di essere giudicati. Ma Dio nella confessione ti aspetta sempre a braccia aperte, non ti disprezza mai, già l’atto di volere andare a confessare qualcosa che ci provoca estrema vergogna è una dichiarazione di pentimento, una riconciliazione con la parte più bella della nostra vita. Allora la confessione è proprio questo, e il sacerdote in quell’occasione è proprio il netturbino, lo spazzino di Dio… lasciagli l’immondizia così com’è, che lui la va a buttare. Vai, tranquilla. Per chi si sentisse bloccato ad andarsi a confessare con un sacerdote con cui ha confidenza al di fuori della confessione, puoi trovare un prete di un’altra parrocchia che non conosci. Vedrai che piano piano ti sentirai a tuo agio anche con i sacerdoti che conosci meglio.

Lui vorrebbe da me foto intime, ma a me non piace l’idea, quindi ricorre alla pornografia.

Questo ragazzo è un immaturo, IM-MA-TU-RO e basta. Colpevolizza te perché lui si va a guardare la pornografia, guarda è IMMATURO e basta.

Come aiutare il mio ragazzo che pensa sia “inevitabile” per “sopravvivere” alla castità durante il fidanzamento?

Non ci siamo, non c’entra niente. La castità è un percorso per creare un’intimità bella con l’altra persona, vedere la pornografia è colmare un vuoto, bisogna risolversi affettivamente (per approfondire sulla castità guarda questo video e leggi questo post).

Dopo dieci anni di fidanzamento scopro che ha questa dipendenza. Il nostro padre spirituale gli ha detto di non dirmi niente! Distrutta.

Ecco mi sa che questa scelta del tuo padre spirituale non è stata proprio illuminata. Il punto qui è la trasparenza, chiamare le cose per nome e LAVORARCI. Se non ci si lavora che stiamo a fa? Perdiamo tempo?

Rapporti molto intimi, preliminari fatti con amore… è sbagliato? Non sono sposata.

Vatti a vedere il video sulla castità e pure l’articolo “Fino a dove si può arrivare?”. La castità è dono di sé graduale.

Se lui dice che non fa niente e continua, che si fa? Lo lascio?

Questo vale per qualsiasi cosa, se nella relazione si trova una dinamica che fa morire l’amore, la si riconosce e l’altro o la coppia non ci lavora, c’è immaturità, c’è grande rischio. Lavorare sui nuclei di morte vuol dire proprio questo: riconoscere quale dinamiche impediscono all’amore di crescere ed incominciare a lavorarci. Se non si fa una o l’altra cosa, il rapporto è condannato.

Ora che si è fidanzati è importante che ci lavori su… ma se poi ci ricade nel matrimonio?

Nella vita di cadute ce ne saranno sempre, nel fidanzamento, nel matrimonio, sempre. L’importante è avere un dialogo che sia trasparente, deve essere un dialogo bello in cui l’altro si sente accolto. Divenire capaci di questa accoglienza, che è un ascolto attento e gratuito, apre la porta al dialogo su qualsiasi cosa.

Io lo faccio perché ho problemi a entrare in intimità con il mio corpo e con gli altri a causa di traumi, quindi?

Purtroppo, il problema è sempre là, la masturbazione, la pornografia sono un nostro modo per colmare un vuoto. Bisogna lavorare su quel vuoto, in maniera seria, professionale, con l’aiuto di qualcuno, altrimenti non se ne esce.

Secondo voi è vero che molte idee/ fantasie sessuali ce le ha messe in testa la pornografia? A me pare di sì.

Non saprei, la pornografia parte sempre da quelli che sono i nostri desideri, è chiaro che essendo una dipendenza si parte dal piccolo e si aumenta sempre di più. Però alla fine la pornografia mette le radici in quelle che sono le nostre fantasie, le fantasie non sono di per sé una cosa negativa, vissute in maniera bella e positiva possono essere un motore potente all’interno della coppia (approfondisci questo discorso ascoltando il video sull’intimità e il piacere erotico)

Il modo in cui fanno sesso nei video porno non mi piace e difficilmente mi fa eccitare. Perché agli altri sì?

La pornografia è finzione, attori finti, situazioni finte, corpi finti, tutto finto. È tutto finto. La cosa che più ci riempie è l’intimità con la persona che amiamo.

In poche parole, cosa significa risolversi affettivamente?

Vuol dire fondamentalmente essere in grado di saper dare amore gratuito e ricevere amore gratuito, è importante fare un lavoro su questa cosa, perché spesso entriamo in relazione con aspettative inconsce. Usiamo l’altro per colmare un nostro vuoto affettivo… ma questo non sarà mai possibile. Questa è solo un piccolo assaggio, guarda il video sul come (e perché) risolversi affettivamente per approfondire.

Fidanzati: castità, ma uno dei due pratica masturbazione da solo/a (o ambedue).

Vivere la castità e sfogare tutto nella masturbazione non funziona. Bisogna lavorarci è inutile che ci prendiamo in giro, bisogna lavorarci altrimenti non si va da nessuna parte. La castità nel fidanzamento non è un fine ma un mezzo per entrare in intimità, per arrivare ad un dono totale e reciproco nel matrimonio.

Senza fare né l’amore né masturbazione si impazzisce! Si va fuori di testa. Che soluzione concreta è?

Francamente è il contrario, tu cosa vuoi dalla vita? Vuoi un palliativo oppure vuoi usare quell’energia là per qualcosa di positivo, per costruire quella relazione d’amore bella che desideri nella tua vita? È chiaro che partendo col discorso che senza fare l’amore né masturbarsi si impazzisce, non ce la farai mai. È normale, hai già perso in partenza. Questo è l’atteggiamento di una persona che non controlla quello che sta facendo, ma anzi è posseduto da quello che sta facendo. Prendi il controllo della tua vita, prendi in mano la tua vita!

Come “spiegare” a un ragazzo che anche masturbarsi/guardare porno mina la castità della coppia?

È fondamentale il dialogo. Un dialogo aperto, trasparente e senza giudizi. Non si può convincere qualcuno in qualcosa in cui non crede, ma puoi spiegare il tuo punto di vista fino al punto che l’altro arrivi a comprendere come la pensi tu e quindi a rispettare la tua idea. Ipotesi, ascoltate insieme il podcast e discutete degli argomenti di cui abbiamo parlato. È sempre il parlare che apre nuove possibilità.

Parlarne è stata la più grande liberazione della mia vita. Lavoro con un padre spirituale e in psicoterapia. Mi sento amata.

Sentirsi amati è il nocciolo, è il cuore, è la parte feconda, è la radice di tutto. Non è tanto liberarsi dalla pornografia, ma piuttosto andare a curare quella parte più intima che non si sente amata. È questo il lavoro da fare. Ben fatto!

Quando dici di lavorarci in concreto, che bisogna fare? Parlare?

Riconoscere che c’è un problema, chiedere di più dalla propria vita. Incominciare a lavorarci vuol dire fare un percorso, un percorso personale, terapeutico o spirituale (questo video e questo video per approfondire).

Se il tuo partner nega che sia dannosa, ma nega anche di farne uso dicendo che sei pesante?

Altra cosa importante è non fare le crocerossine chiaramente, però come ho detto prima, la cosa più importante è aprire un dialogo. Incominciare a parlare, ascoltare il podcast insieme, parlatene, leggete queste domande & risposte insieme. Senza fare la caccia alle streghe o la crocerossina. (Da dove vengono i tuoi dubbi?). Apri un DIALOGO bello e libero con il tuo ragazzo.